Il cuore batte veloce intanto che le dita picchiettano sulla tastiera….le prime parole sono decisive, mi ripeto mentre cerco quelle giuste per dare il via a questa nuova avventura.
Ricordo che da piccola sognavo che un giorno sarei diventata una scrittrice…e scrivevo e scrivevo…tanto che ancora conservo in un raccoglitore tutti quei fogli e foglietti strappati qua e la ed accuratamente catalogati, archiviati in buste trasparenti ognuna etichettata.
Buffo è che oggi mi sembra così difficile scrivere.
Sono cambiate tante cose da allora, una cosa però è rimasta tale e quale e, anzi, temo sia anche peggiorata…l’ossessione per le cose fatte bene.
Ed ecco che mi sento inappropriata, ho il brutto vizio di credere che per ogni cosa che si fa ci sia bisogno di un “riconoscimento ufficiale”, un qualcosa che attesti che si, quelle capacità che vanti di avere, ce le hai per davvero! Figlia della mia epoca, oggi che ognuno prende una laurea, oggi che si accumulano corsi, master, titoli...perchè prima di te deve parlare il tuo curriculum, perché a te non la danno nemmeno la possibilità di dimostrare quanto vali, perché siamo tutti sempre più “specializzati” che va a finire poi che quelli come me rimangono indietro e chi invece si butta, si propone e si vende per quel che non è, chi finge e inganna, alla fine ce la fa. Combatto contro questa sensazione da mesi, ho seguito corsi di cucina, partecipato ad eventi sul tema...e alla fine ce l'ho fatta! Ho capito che se una cosa mi appassiona così tanto, se è in grado di cambiare in positivo ogni mia giornata, allora non ci si può sentire inappropriate, basta con le paure, oggi mi butto io! ...e voglio che questo blog sia un modo divertente per condividere quel che cucino, che assaporo, che scopro…quel che mi appassiona veramente!
Il mio essere “puntigliosetta” –come mi ripete continuamente il mio ragazzo-, quella precisione che mi faceva annotare ogni scritto con data, ora e minuto e tanto di firma, è la stessa che mi fa riflettere da mesi su come potrei articolare questo blog, in quali categorie dividere il cibo, come annotare utili accorgimenti… per menù? difficoltà? ingredienti? stagioni?...
E quella ricerca della verità che si nasconde dietro ogni cosa, l’attenzione al non mentire mai nel rivelarmi agli altri, l’odio per la falsità…mi fanno affrontare la cucina allo stesso modo. Non capita mai, o quasi mai, che io legga una ricetta e subito mi metta all’opera, perlopiù delle volte devo prima capire “come funziona”, quale strano meccanismo fa si che il risultato finale sia proprio come lo voglio io, come spero che sia…e allora, ogni ingrediente acquista importanza. Ogni singolo ingrediente fa parte di quel piatto perché senza di lui non sarebbe la stessa cosa, perché grazie a lui ha proprio la consistenza che volevo, ha il sapore che cercavo…
La cucina è istinto ed è anche studio, pazienza, accuratezza…
La mia cucina ha sempre una bilancia e duemila libri e appunti attorno. La mia cucina ha la voglia di sperimentare e la paura di sbagliare, ha il desiderio di una bella presentazione e la sensazione che “così come viene” sarà buono uguale…basta sia sincero!
La mia cucina è fatta di sbagli, di casa che puzza di bruciato, di un fornello che si è spento per errore e di una ricetta scritta a mano sporcata di uovo e farina.